
Gli acari non si vedono, ma sono ovunque. Vivono nelle nostre case, nei cuscini, nei divani e soprattutto nei materassi. Ci dormiamo sopra ogni notte senza pensarci, ma loro sono lì. Spesso si confondono i loro effetti con un raffreddore che non passa: occhi che pizzicano al risveglio, qualche starnuto di troppo, naso sempre tappato. Sembra niente, ma può rovinare il sonno e le giornate.
Come eliminare gli acari
Un rimedio semplice, che funziona davvero, è il bicarbonato. Non serve andare a cercare chissà quali prodotti costosi o strani. Basta aprire la dispensa, prenderne una manciata e spargerla bene sul materasso. Lasciarlo lì per un paio d’ore fa già molto. Poi si passa l’aspirapolvere con calma e via, il letto è più pulito e leggero. Non è niente di complicato, e costa pochissimo.

L’aspirapolvere, però, deve avere un filtro HEPA. Questo dettaglio fa davvero la differenza. I filtri tradizionali non trattengono le particelle più piccole, mentre quelle HEPA si, e riescono a catturare anche gli allergeni. Quando si aspira il materasso, bisogna passarlo lentamente, insistendo sulle cuciture e negli angoli. E lì che la polvere si annida di più.
C’è anche un piccolo accorgimento in più che può tornare utile. Prima di spargere il bicarbonato, si possono aggiungere due o tre gocce di olio essenziale. La lavanda va forte, profuma e rilassa pure. Il tea tree è più intenso, ma ottimo contro i microbi. Si mescola tutto e si distribuisce sul materasso. L’odore resta delicato e dà anche un senso di fresco, senza essere invadente.
L’importanza della pulizia
Oltre al materasso, è fondamentale lavare la biancheria con regolarità . Lenzuola, fodere, coprimaterasso: tutto dovrebbe finire in lavatrice almeno una volta a settimana. Ma non a basse temperature. Gli acari resistono sotto i 60°c, quindi servono cicli di lavaggio caldi. Anche il coprimaterasso va lavato spesso, anche se sembra pulito.

L’arieggiamento della camera è spesso sottovalutato, ma resta uno dei gesti più efficaci. Gli acari si sviluppano in ambienti umidi e poco ventilati. Aprire le finestre ogni giorno, anche per soli 10 minuti, può cambiare l’aria della stanza e abbassare il livello di umidità . Meglio ancora se si può far prendere aria al materasso stesso, lasciandolo scoperto.
Ci sono poi piccole scelte quotidiane che aiutano. I materassi e i cuscini traspiranti, ad esempio, permettono una maggiore circolazione dell’aria e non trattengono l’umidità . Alcuni materiali sono naturalmente resistenti agli acari, e anche se costano un po’ di più, possono durare di più e richiedere meno cure nel tempo. Da valutare con attenzione.
Errori da non fare
Attenzione anche al design del materasso. Finiture elaborate, cuciture profonde o intagli decorativi possono trattenere polvere e umidità . Un modello semplice, con superfici lisce, è più facile da pulire. Lo stesso vale per la struttura del letto: sotto il letto si accumula facilmente la polvere, quindi è meglio se resta accessibile per l’aspirapolvere.

Un errore comune è usare prodotti chimici forti per “sanificare” il materasso. In realtà , molti di questi contengono sostanze irritanti che possono peggiorare i sintomi allergici. Non serve usare spray aggressivi o detergenti profumati: spesso peggiorano la qualità dell’aria in casa. Meglio restare sul naturale, evitando anche i profumatori sintetici.
La polvere sotto il letto è un rifugio perfetto per gli acari. Può sembrare scomodo, ma spostare il letto o almeno pulire con cura la zona intorno a indispensabile. Anche i tappeti vanno evitati in camera da letto, o comunque lavati spesso. Ogni angolo trascurato è un’occasione per gli acari di moltiplicarsi. Basta un po’ di attenzione In più.
Suggerimenti utili
Alcune persone scelgono di coprire il materasso con rivestimenti anti-acaro. Ce ne sono di diversi tipi in commercio. Non fanno miracoli, ma possono aiutare a isolare il materasso e ridurre il contatto diretto con gli allergeni. L’importante è che siano facili da rimuovere e lavare. Se diventano troppo complicati da gestire, finiscono per restare lì inutilizzati.

Anche il clima della casa incide. Dove c’è umidità costante, gli acari proliferano. Usare un deumidificatore in camera può aiutare, soprattutto in estate o in case poco ventilate. Un umidità sotto il 50% rallenta lo sviluppo degli acari. Non serve esagerare: mantenere sotto controllo il tasso di umidità è una buona abitudine.
Infine, non serve ossessionarsi. Gli acari non si eliminano del tutto, ma si possono tenere sotto controllo. Un materasso curato regolarmente resta più pulito e sano, senza bisogno di trattamenti estremi. Bastano piccoli gesti ripetuti nel tempo. Un po’ come spazzolarsi i denti: lo si fa spesso, anche se non si vede subito la differenza.