
Tenere conto dell’estate quando è il momento di organizzare la dispensa di cibo appare come una forma di azione preventiva necessaria, anche perchè con il radicale cambio di temperature, molti cibi sono maggiormente portati ad avere un periodo di consumo molto diverso.
Inoltre in estate aumentano i “nemici naturali” di molti cibi, come gli insetti.
Come organizzare la propria dispensa?
Conservare i cibi in estate
Naturalmente è conosciuto a tutti il “ruolo” diretto della dispensa, che può essere costituito da un angolo, una sezione oppure una intera camera o stanza adibita alla conservazione del cibo, in modo generalmente variegato.
Nella dispensa è ovviamente possibile trovare più facilmente i prodotti alimentari con una scadenza mediamente elevata, tuttavia una dispensa funzionale deve essere in grado di allungare la vita di ogni forma di cibo.

Nel nostro paese, così come in tanti altri dalla struttura sociale simile, lo spreco di cibo è in aumento, e proprio durante la bella stagione questo avviene con una certa frequenza, anche perchè le temperature aumentano, e non sempre risulta facile gestire anche i prodotti che sono concepiti per essere facili da conservare: i fattori che aumentano la degradabilità e fanno quindi “andare a male” i cibi sono molteplici.
Indispensabile è imparare a categorizzare i cibi mediamente portati ad essere mediamente più facili da conservare, ad esempio quelli in bottiglie di vetro oppure secchi (come i cereali, i legumi e l’olio), che hanno necessità estremamente differenti rispetto a quelli che presentano una deperibilità più stringente. Come organizzarsi in vista dell’estate?
La scadenza
Fondamentale è seguire i termini di scadenza, ovvero la data impressa obbligatoriamente su ogni forma di cibo acquistabile legalmente, anche se vi è una differenza tra la scadenza in senso stretto ovvero con la scritta “scadenza”, che e quelli “da consumarsi preferibilmente entro…”. I primi sono più pericolosi da conservare e da consumare se scaduti, i secondi generalmente sono meno “stringenti” e tutt’alpiù possono perdere alcune delle proprie qualità nutrizionali senza però diventare immediatamente dannosi.

Ricordarsi della scadenza è naturale ma lo è anche etichettare con il giorno e mese di acquisto i prodotti che abbiamo comprato, basta un post it oppure una etichetta, che sia però in bella vista.
Le bottiglie sono tutte utili, quelle di plastica però possono deformarsi sotto il calore estremo ed è bene utilizzarle per ultime, tenendole lontane dal sole.
Nell’organizzazione delle mensole della dispensa oppure nei mobili ricordare sempre di lasciare un po’ di spazio, magari le zone più facili e naturali da raggiungere i cibi che sono più consumati, e quelli dalla scadenza più breve: i primi ad essere consumati devono essere tendenzialmente anche i primi ad essere acquistati, quando si parla di alimenti mediamente freschi.
I prodotti da frigo
Se abbiamo una dispensa con un qualche tipo di refrigeratore è importantissimo fare ricorso a borse frigo ed altri elementi che possono aiutarci a non interrompere la cosiddetta catena del freddo, ad esempio le borse termiche.
Il processo di conservazione di verdure, frutta ma anche elementi surgelati, inizia ancor prima di immettere questi cibi nei proprio frigo o freezer.

Gran parte degli alimenti possono essere conservati senza problemi anche in frigo, ad esempio il cioccolato (sistemato però in contenitori ben chiusi), quasi tutti gli alimenti confezionati, mentre il resto della dispensa può contenere a temperatura ambiente il resto dei prodotti alimentari, quindi prodotti contenuti in barattolo come le conserve.
Sale, pasta secca, sughi in barattolo o latta, zucchero, gran parte delle farine, prodotti secchi come le gallette, così come il caffè, il tè e simili. Discorso simile anche per l’aceto ed alcuni tipi di ortaggi, come ad esempio le patate, aglio e cipolle, da tenere ben lontane dalla luce.
Cura della dispensa
Già dal periodo primaverile è importante fare una sorta di “riepilogo”, seguito da una operazione di pulizia della dispensa: arieggiare quanto possibile l’intera area, poi ripulirla di ogni tipo di sporco, partendo dagli oggetti più grandi fino alla polvere.
Eliminare anche ogni altro oggetto che semplicemente, non serve, anche se si tratta di cibi non scaduti.

Prodotti a base farinacea sono tendenzialmente più attrattivi di altri, le cosiddette farfalline che sono di fatto insetti come le tignole nel loro stadio finale. Questi si nutrono proprio degli amidi e dei composti farinacei, e sono alla ricerca di ambienti poco ventilati ma anche mediamente caldi ed umidi.
Prima di conservare pasta e simili, conviene cercare una zona lontana dal sole e fonti di calore, priva di umidità.
Anche l’olio deve trovarsi in una condizione ambientale abbastanza stabile, va bene la temperatura ambiente anche in questo caso però conviene trovare un’area ben lontana dalle fonti di calore.
Elementi come la frutta secca ed i legumi “sfusi” vanno conservati in sacchetti, e sistemati in un altro contenitore opaco.