Come abbassare la glicemia con l’alimentazione: ecco il trucco

L’alimentazione ha da sempre un ruolo fondamentale nella regolazione della glicemia. Questo legame è strettamente connesso al modo in cui l’organismo metabolizza i carboidrati, presenti in molti degli alimenti che consumiamo quotidianamente. Proprio per questo motivo, prestare attenzione a ciò che si porta in tavola è essenziale per mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.

Glicemia alta: quali sono le cause

Tra le principali cause che possono determinare un innalzamento della glicemia, il diabete occupa sicuramente un posto di rilievo. Questa condizione si manifesta quando vi è una cattiva regolazione dell’insulina, oppure una gestione inadeguata di questo ormone fondamentale. A ciò si aggiungono fattori come un’assunzione eccessiva o scorretta di carboidrati, lunghi periodi di disidratazione, uno stile di vita sedentario e scarso esercizio fisico. Ma le cause non si esauriscono qui.

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Anche lo stress psicofisico, ad esempio dopo un intervento chirurgico, durante un’infezione o in seguito a una malattia, può incidere negativamente sui livelli di glicemia. Un altro fattore di rischio è rappresentato dall’assunzione prolungata o eccessiva di alcuni farmaci. Infine, la gravidanza può essere un momento delicato: il cosiddetto diabete gestazionale è una condizione piuttosto frequente tra le donne in attesa, molto più di quanto si possa immaginare.

I valori medi di glicemia, in una persona che segue una dieta equilibrata, si attestano generalmente tra i 60 e i 130 mg/dl nell’arco della giornata. In condizioni di digiuno, questi valori dovrebbero oscillare tra i 70 e i 110 mg/dl. Se si raggiungono o si superano i 126 mg/dl, si parla di iperglicemia, una condizione che può portare a complicanze anche gravi se non adeguatamente gestita.

Alimentazione per abbassare la glicemia

La dieta rappresenta il primo e più importante strumento per il controllo della glicemia, soprattutto nei soggetti diabetici. È fondamentale privilegiare alimenti a basso indice glicemico e con un ridotto apporto calorico. Nella scelta quotidiana, è consigliabile dare spazio a cibi ricchi di omega 3 e proteine di alta qualità.

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Inoltre, è utile includere nella dieta alimenti ricchi di antiossidanti vitaminici, preziosi alleati nella lotta contro i radicali liberi. Un esempio eccellente è l’olio extravergine di oliva, ideale per condire le pietanze in modo sano. Per chi consuma vino, è preferibile optare per il vino rosso, ma sempre con moderazione e in quantità limitate.

A tavola, è importante ridurre il consumo di alimenti ad alto contenuto di carboidrati come pane, pasta, legumi, frutta zuccherina, dolci e prodotti da forno. Anche formaggi grassi, hamburger, insaccati, panna, salumi e wurstel dovrebbero essere limitati. Infine, è fondamentale evitare i grassi saturi e trans, che risultano dannosi per la salute generale e per il benessere dell’organismo a qualsiasi età.

Ridurre glicemia con metodi naturali

La berberina è un composto naturale noto per la sua capacità di potenziare l’efficacia dei recettori insulinici, in particolare a livello muscolare. Questa sostanza favorisce un utilizzo più rapido dei carboidrati da parte delle cellule muscolari e contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, rappresentando così un valido aiuto per la salute metabolica.

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La cannella, una spezia ricavata dalla corteccia di alcune piante, ha dimostrato in diversi studi di avere effetti benefici sulla regolazione della glicemia. Oltre a favorire il controllo dei livelli di zucchero nel sangue, la cannella può aiutare nella gestione del peso corporeo e della pressione arteriosa. Molte persone, integrandola regolarmente nella propria alimentazione, hanno riscontrato miglioramenti significativi nel tempo.

Anche il sambuco si rivela un valido alleato nel controllo della glicemia. Questa pianta possiede proprietà insulino-stimolanti che favoriscono la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, contribuendo così a un miglioramento generale della salute metabolica. Tuttavia, come per qualsiasi rimedio naturale, è fondamentale essere costanti nell’assunzione: un utilizzo sporadico non porta risultati apprezzabili.

Per concludere

In alcune circostanze, si possono verificare picchi di glicemia elevata al mattino, prima della colazione, ovvero a digiuno. Questo fenomeno si verifica perché, durante il risveglio, l’insulina tende a esaurirsi più rapidamente e il corpo, nelle ore precedenti, attraversa importanti variazioni ormonali.

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Si tratta del cosiddetto “fenomeno dell’alba”, che non si manifesta sempre, ma può comparire in modo sporadico. In queste situazioni, l’organismo reagisce alla carenza di zuccheri producendo una maggiore quantità di glucagone, un ormone che stimola il rilascio di glucosio nel sangue, generando così i picchi glicemici mattutini.

È quindi importante prestare attenzione a questi segnali e cercare soluzioni adeguate, mantenendo sempre sotto controllo la situazione. Nei casi più complessi o persistenti, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di fiducia, l’unico in grado di individuare il percorso terapeutico più adatto per affrontare e risolvere il problema.

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