
Quando si parla di umidità e di aria stagnante, la muffa non può che essere la protagonista! Ti è mai capitato di veder comparire questo piccolo ma sgradito ospite, sui tuoi davanzali, dopo qualche temporale? Purtroppo questa situazione è più comune di quanto si pensi. Scopri come risolverla, proseguendo con la lettura.
La muffa: di cosa si tratta?
La muffa è un essere vivente e appartiene alla famiglia dei funghi filamentosi. Si tratta, in altre parole, di un microrganismo fungino. Esso vive in colonie, più o meno estese a seconda delle condizioni ambientali favorevoli che sono presenti nel punto di sviluppo, e si presenta sottoforma di macchie scure (dal verde al nero).

La capacità riproduttiva delle muffe è assicurata dalle spore, microscopiche strutture, molto resistenti nel tempo, e in grado di spostarsi nell’aria. Sono proprio le spore che, in caso di condizioni climatiche e ambientali favorevoli, germinano, una volta depositate sulla superficie di supporto su cui sono in grado di svilupparsi e proliferare.
Le condizioni ideali per lo sviluppo di muffe negli ambienti domestici sono elevato tasso di umidità, scarso ricircolo di aria ed elevata temperatura. Non è un caso, quindi, trovare pareti o superfici di vario tipo (legno, silicone, cemento e così via) di bagni, cucine, lavanderie, cantine, seminterrati (e non solo), ricchi di muffa. Anche i davanzali non sono esenti dall’attacco!
Perché si forma la muffa sui davanzali dopo i temporali?
Come è logico, i davanzali di finestre e portefinestre sono tra gli elementi più soggetti all’azione degli agenti atmosferici, pioggia compresa. E’ proprio in seguito a temporali che la muffa trova le condizioni ideali per svilupparsi a questo livello, andando a creare un disagio estetico e non solo. E’ l’accumulo dell’umidità e il ristagno di acqua sul davanzale che concorre al suo sviluppo.

L’acqua qui presente, soprattutto se riesce ad insinuarsi in fessure e intercapedini, può rappresentare il primo fattore ideale per la proliferazione di muffa. Ma non è tutto! L’umidità presente può essere accentuata e prolungata nel tempo a seguito dello sviluppo di condensa a causa della temperatura interna domestica più calda.
Questa umidità stagnante può essere assorbita dal materiale di cui è fatto il davanzale (soprattutto in caso di legno, pietra porosa o intonaco) che, in presenza di scarsa circolazione d’aria, rappresenta il luogo ideale per le spore che qui giacciono dormienti e che possono iniziare sempre più a proliferare indisturbate.
I danni causati dalla muffa
La presenza di muffa non rappresenta soltanto un fattore estetico ma anche igienico. Infatti, essa può creare delle macchie su pareti e altri elementi presenti nell’ambiente domestico, davanzali inclusi, può portare ad un deterioramento di alcuni materiali più sensibili, come il legno o il cemento, può a corrodere le guarnizioni in silicone… E non è tutto!

Nel caso in cui l’umidità riesca a penetrare in intercapedini o fessure, può creare infiltrazioni e formazioni di colonie di muffa interne, andando a colonizzare supporti ben più in profondità della semplice superficie visibile. Alcune tipologie di muffe possono creare allergie, andando a rendere insalubre l’ambiente e favorendo alcune sintomatologie.
Starnuti, tosse secca, bruciore agli occhi possono essere alcuni effetti della presenza di muffa nell’ambiente domestico. Sicuramente si tratta di aspetti igienici da non sottovalutare per tutti i membri della famiglia, adulti ma, soprattutto, bambini. Per fortuna esistono delle soluzioni: i tuoi davanzali potranno tornare al loro antico splendore!
Scopri come evitare che si formi la muffa sui tuoi davanzali!
Alcuni semplici trucchi potrebbero risolvere il problema che ti affligge da un po’, ovvero quello della formazione di muffa nelle prossimità dei tuoi davanzali, dopo un temporale. Dal momento che l’umidità è uno dei fattori che concorrono allo sviluppo di questo fungo, potrebbe essere utile asciugare bene i davanzali dopo la pioggia.

Attenzione alle fessure! Utilizza il tuo panno assorbente anche nei punti più difficilmente raggiungibili per evitare infiltrazioni sgradite. Inoltre, ricordati di arieggiare le stanze ogni giorno per qualche ora, favorendo il ricircolo di aria. Anche gli infissi giocano la loro parte! Assicurati che le guarnizioni siano integre e che i telai non presentino crepe.
Se la muffa fosse già presente, oltre ad effettuare queste semplici ma fondamentali accortezze, potresti valutare di trattare preventivamente le zone colpite dal fungo con prodotti chimici specifici, facilmente reperibili in commercio, oppure con prodotti naturali come una soluzione di acqua e aceto bianco o di acqua e bicarbonato di sodio.